Emblemi. Poesie 1949-1953

a cura di Tommaso Pomilio
Cronopio, Napoli, 2000
Emblemi. Poesie 1949-1953 (2000)
Emblemi. Poesie 1949-1953 (2000)
Risvolto di copertina

Questa raccolta presenta per la prima volta in volume (e in parte inediti) i versi che Mario Pomilio scrisse nei primissimi anni Cinquanta, prima ancora di intraprendere quel memorabile itinerario narrativo che lo avrebbe condotto a esiti come Il quinto evangelio, una delle opere più altamente originali della narrativa degli ultimi decenni del Novecento. La produzione poetica di questo scrittore non ebbe poi seguito, e i versi uscirono soltanto alla spicciolata, in sedi disparate, attraverso una serie assai notevole di varianti, di spostamenti, di tagli, di stesure. Lo statuto di “non finito” o d’“interrotto” di cui sono circonfusi questi versi, non va a scapito, però, della compiutezza del progetto: il quale, nel clima post-ermetico in cui si sviluppò (e di cui pure dové risentire), si richiama in modo consapevole alla grande discontinua linea “allegorica” della nostra tradizione poetica; ed è, questo, un riaccostamento che viene dichiarato infatti, sin dal titolo, nel riferimento al “genere” dell’emblema. Leggere oggi, per la prima volta in maniera organica, le poesie di Pomilio, vuol dire cogliere alla sua fonte – ma già ad uno stadio di maturazione formale e concettuale piena e (come notarono i lettori privilegiati di queste poesie, come Betocchi e Caproni) “sorprendente” – quello specchio di ragioni e di inquietudini che avrebbe animato, di lì in poi, una delle esperienze più significative del nostro secondo Novecento: un’esperienza che resta, infatti, ancora tutta da ‘svelare’.